gl' irti frangenti picchi
che si stagliano nell'infinito
e s'avviluppano in una dolce visione,
sono ancor vivi nella mia mente
e nel mio cuore.
E, in un tale giocondo trastullo,
vago tra quell'infinito,
mi soffermo e sento e respiro
e m'allontano.
L'acqua cristallina in lunghi rigagnoli
scende sino a me da quelle cime eteree.
M'assorda il fragore di quell'acqua
in altri luoghi e contrasta quasi
con quel muto candore.