CIVILTA' URBANA

Una citta' sempre affollata
Sgarbata nel tratto e piena di ineducazione
Frutto di una cattiva gestione dalle radici
Un povero giardino che pullula di immondizia e cocci  di bottigle sulle panchine
Un uomo che ti piscia incurante nelle aiuole di fronte dove il lezzo di urea ti penetra nelle narici fino al cervello
Cattiva gestione e maleducazione dalle radici
Urbanesimo senza controllo
Metropolitane che scaricano un suburbio vorace ed incolto
Ferraglie pericolosamente veloci che scaricano veleno e rumori assordanti di stereo affollando le strade
Benzina che si brucia a fiumi per nulla
Frutto di una industria miope e ottusamente avida
Demagogia politica che si prostituisce per un voto 
Extraincivilta' a non finire
Venuta anche da immensi  continenti a prostituirsi
Che si mescola con quella locale
Anche piu' pericolosa
Omicidi per pochi soldi
Solitudine immensa nell'affollamento
Umanita' maleducata e pronta a sopprimerti se non ci fossero testimoni
Briganti senza timore 
Civilta' urbana

QUANDO VERRA' IL GIUDIZIO

E.......
le anime del purgatorio
Stanno a guardare
L'una vicino all'altra
Ci osservano inespressive aspettandoci....
Cosi' millennio dopo millennio
La nostra storia si perpetra
Fino al Giudizio Universale
Dove nessuno di noi potra' addurre le proprie scuse

Dopo la morte sognamo?


Dopo la morte sognamo?
E per quanto tempo
E che cosa
I nostri cari
O il nuovo mondo
Nel quale entriamo

AL MIO AMICO


Dove sei adesso
Nella tua nuova casa
Nel ghiaccio di una terra ancora incontaminata
Che ho solo sfiorato
Che sogno ogni giorno
Ma che un crudele destino allontana

LA MALATTIA


La malattia
Interruppe la poesia
La narcotizzò
La fece dimenticare
Ruppe le sue ossa
Quando per pisciare
Dovesti trascinarti zoppicante nel dolore