Se da qualche parte in una strana, irrequieta notte,
inciampi camminando sul bordo della morte
Non nasconderti, non tacere, grida, gridami
Sentirò la tua voce, la riconoscerò.
Forse, con una pallottola nel petto, giaci nella segale matura
Sii paziente! Alzati Cammina, e le tue gambe non sentiranno la fatica.
Torneremo insieme dove le erbe curano
Non morire, trattieni l'emorragia.
Se hai un cavallo sotto di te - guida, cavalca, cavalca!
Il cavallo baio troverà la strada
Verso quelle terre dove le sorgenti vive scorrono sempre
E guariranno le tue ferite.
Se cammini con difficoltà immerso nel fango fino alle ginocchia
O su pietre aguzze, a piedi nudi nell'acqua ghiacciata
O sulla terra polverosa, spazzata dal vento fumoso, bruciato dal fuoco delle bombe
Ovunque guada, striscia!
Qui, i ruscelli così puri sotto la neve
Troverai, non immaginerai nulla di più bello!
Qui. Qui ci sono amici, fiori e alberi che non appartengono a nessuno, a nessun altro, se non a tutti gli uomini liberi
Se li vogliamo, saranno nostri.
Nostri!
Dove sei? Bloccato
A quale bivio, incrocio di una cittá fumosa
Forse sei troppo stanco, scoraggiato, perso
E non riesci a trovare la strada del ritorno?
Non nasconderti non tacere, grida!
Francesco Ferri